EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
Il Bonci per le scuole - Progetti Speciali - Archivio
Stagione 2012/2013

 

TEATRO IN CLASSE 2012-13

leggi gli articoli degli Studenti:

Liceo V. Monti Cesena SECONDO CLASSIFICATO

UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO

WORDSTAR(S)

Istituto Macrelli Cesena

LA GRANDE MAGIA

 

 

Liceo Scientifico Sacro Cuore Cesena

MACBETH

 

Liceo A Righi Bagno di Romagna

LA MODESTIA

 

Istituto R. Serra Cesena PRIMO CLASSIFICATO

IL VENTAGLIO

Liceo A. Righi Cesena

LA TORRE D’AVORIO

Liceo A. Righi - Linguistico Cesena TERZO CLASSIFICATO

IL FU MATTIA PASCAL

 

la presentazione del progetto:

EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
IL RESTO DEL CARLINO
con il contributo di
CONAD
GIANI S.r.l.

presentano

TEATRO IN CLASSE

Andare a teatro per raccontare la vita, le passioni e il potere

Un concorso fra le scuole superiori di Cesena per recensire gli spettacoli di prosa e Essai che andranno in scena nella stagione che sta per cominciare.
Non è la prima volta che il teatro Bonci si rivolge alle scuole. Lo fa da sempre attraverso la rassegna del Teatro Ragazzi, il Festival del teatro scolastico e una offerta del cartellone appositamente pensata  per un pubblico che a scuola studia alcuni testi o autori che andranno in scena. Il merito di tutto questo va alla capacità di chi lavora nel nostro teatro e alla sensibilità dei docenti, veri animatori del bellissimo rapporto che esiste nella nostra città fra scuola e teatro.
L’idea di un concorso fra le classi per la recensione degli spettacoli della stagione del Bonci, nasce in questo contesto: creare una forma attiva di partecipazione degli studenti chiamati per una volta a raccontare al pubblico dei lettori de Il Resto del Carlino il loro punto di vista sullo spettacolo appena visto, attraverso una analisi critica, una interpretazione di quanto andato in scena ma anche una attualizzazione dei contenuti dell’opera rappresentata, per indagare i legami fra il presente e i temi trattati dagli spettacoli. L’andare a teatro che proponiamo agli studenti ha tra le tante  finalità anche quello di generare curiosità e sensibilità, di invitare i nostri ragazzi a fermarsi a pensare a quello che hanno visto, di provare a interpretarlo,  divenendo spettatori esigenti, informati, reattivi. E poi magari cittadini esigenti, informati, attivi nella vita.

Secondo il progetto  Teatro in Classe realizzato con Il Resto del Carlino di Cesena, saranno coinvolti nella scrittura di questi “articoli” alcuni studenti delle scuole superiori di Cesena e provincia che recensiranno 8 spettacoli del cartellone teatrale.  Ma il coinvolgimento è assai più ampio e si rivolge a classi intere, poiché intende promuovere per tutti una partecipazione consapevole allo spettacolo teatrale,  che passa dall’ approfondita conoscenza del suo linguaggio, al vedere  il testo drammaturgico  farsi spettacolo, alle diverse regie di uno stesso testo, dove si rincorrono e alternano tradizione e sperimentazione di linguaggi contemporanei.

Il teatro, non dimentichiamolo,  è anche spazio privilegiato di incontro e socialità in un contesto d’arte.  Lo stesso entrare in un luogo di grande fascino e storia come il teatro Alessandro Bonci, sedersi e attendere in silenzio che si alzi il sipario è un’esperienza diversa da quelle che fanno quotidianamente  i nostri ragazzi, è esperienza di uno spazio particolare, dove la vicinanza con l’attore rende unica e non mediata la rappresentazione. Perché il teatro è anche questo, il rapporto spettatore – attore, una relazione che ognuno vive personalmente, che coinvolge ciascuno in modo diverso, capace di emozionarci, sorprenderci,  deluderci, appassionarci,  secondo quello speciale rapporto che ciascuno di noi vive nel testo che si fa arte.

Può sembrare strano che nell’era della multimedialità e dell’utilizzo quotidiano, quasi bulimico, dei suoi strumenti, resista ancora il fascino del palcoscenico, con tutto il suo bagaglio tradizionale, i suoi riti e i suoi tempi. Epure qui sta la straordinaria forza del teatro,  che è anche la capacità di rinnovarsi, nelle tecniche e nei linguaggi, di farsi denuncia in alcuni contesti, di farsi avanguardia e soprattutto di attualizzarsi, se pensiamo a come tanta  scena contemporanea utilizzi sempre più la contaminazione dei generi e degli strumenti che le nuove tecnologie offrono. Ma se la tecnologia aiuta a innovare l’arte,  è sempre il testo che rende attuale il teatro, testi  che sopravvivono al tempo per la loro universalità.  La bravura del regista e degli attori è quella di renderli sempre contemporanei nel raccontare l’animo umano, l’amore,  il potere, i sogni, la realtà.
Una bellissima mostra su Shakespeare esposta  questa estate al British Museum di Londra  recava una significativa introduzione: “Noi oggi vediamo il mondo attraverso la televisione e internet, ma ai tempi di Shakespeare il mondo era messo in scena sul nudo palcoscenico del Globe Theatre”. Era il teatro a fare da cassa di risonanza, a informare. Oggi naturalmente è diverso, siamo tutti connessi, i giovani più di altri.
Ma quello che rimane intatto e che vorremmo con questo progetto regalare ai ragazzi delle Scuole Superiori invitandoli ad ANDARE A TEATRO con i loro insegnanti,  è  il fascino che proviene dal palcoscenico, quella magia che  attori, registi, scenografi, tecnici delle luci, e poi ancora fino agli attrezzisti e ai  macchinisti,  in un’opera corale, ogni sera mettono in scena parlando dell’uomo e della sua vita, anche quella di oggi.

Daniele Gualdi
Presidente di ERT




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