di Domenico Starnone
regia di Daniele Lucchetti
con Silvio Orlando, Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Marina Massironi, Roberto Nobile,
Antonio Petrocelli, Maria Laura Rondanini
video promo
uno dei pochi spettacoli che davvero sanno portare in scena la realtà (Il Sole 24 ore)
Silvio Orlando riporta in teatro il professor Vivaldi, protagonista del film La scuola (1995) di Daniele Luchetti, tratto dai romanzi di Domenico Starnone Sottobanco e Ex cattedra.
1992: debutta Sottobanco, spettacolo teatrale interpretato da un gruppo di attori eccezionali capitanati da Silvio Orlando e diretti da Daniele Luchetti. Lo spettacolo diviene presto un cult, antesignano del fortunato filone “di ambientazione scolastica”. La trasposizione cinematografica del 1995, uno dei rari casi in cui il cinema accoglie un successo teatrale e non viceversa, vince il David di Donatello come miglior film e il Globo d’oro per la sceneggiatura.
Sottobanco era un ritratto della scuola italiana di quei tempi e al tempo stesso un esempio quasi profetico del cammino che stava intraprendendo il sistema scolastico.
“Ho deciso di riportare in scena lo spettacolo più importante della mia carriera”, racconta Orlando, “fu un evento straordinario, entusiasmante, con una forte presa sul pubblico. Più che della situazione scolastica in quanto struttura e finanziamenti parliamo di istruzione e di come il modo di insegnare è cambiato negli anni. Raccontiamo due modi diversi di interpretare il ruolo educativo nella scuola, uno più democratico e vicino agli studenti e l'altro più reazionario che vorrebbe un scuola più elitaria".
Siamo in tempo di scrutini in IV D. Un gruppo di insegnanti deve decidere il futuro dei loro studenti. Dal confronto tra speranze, ambizioni, conflitti sociali e personali, amori, amicizie e scontri generazionali, prendono vita personaggi esilaranti, giudici impassibili e compassionevoli al tempo stesso.
Brillanti e affiatati i componenti del cast compongono un divertente e spesso penoso consorzio umano. I problemi della scuola sono tragicamente i medesimi degli anni Novanta e La scuola finisce per essere un'occasione di comica, amara riflessione.
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