scritto e interpretato da Stefano Bollani e Valentina Cenni
con Paolo Li Volsi
musiche Stefano Bollani
sound design Francesco Giomi
regia del suono Francesco Canavese – Tempo Reale
light design Luigi Biondi
scenografia e costumi Andrea Stanisci
aiuto regia Emiliano Masala
produzione Stefano Bollani/La Corte Ospitale
Uno spettacolo surreale, intessuto di musica, in cui esplorare i territori della creatività, sfuggendo al senso comune e alle rigide convenzioni umane: si preannuncia così
L'invenzione del mondo sonoro nel quale si muovono i personaggi è affidata a Francesco Giomi e all' associazione Tempo Reale, che da anni plasma nuove forme di interazione fra voce, strumenti, ambienti ed elettronica. Le musiche, registrate, sono di Bollani.
Una donna dialoga con se stessa in una casa popolata di fantasmi, frutto della sua immaginazione. Sono apparizioni varie, tutte incarnate da Bollani, sempre mascherato, trasfigurato in un coniglietto, un panda, una gamba, in un suono…e perfino nel dio Pan.
“Parafrasando Aldous Huxley: come il nostro pianeta anche la nostra mente ha ancora le sue terre non registrate dalle carte geografiche e noi proviamo a esplorarle", dichiara Bollani. “Come la giraffa e l' ornitorinco, le creature che abitano queste più remote regioni della mente sono straordinariamente improbabili. Eppure esistono, perché ignorarle?”. “Tristan Tzara, il teatro dada ci hanno molto ispirato: sono una mia passione dall'adolescenza, quando già mi piaceva chi rompeva le convenzioni”.
Del resto da 25 anni questo poliedrico artista suona, compone, canta, presenta, racconta. Fuori dalla rete delle convenzioni e dei generi che ha piegato in un percorso non comune.
www.stefanobollani.com