EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
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Stagione 2015/2016

FEDRA

Locandina:
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dalla
“Phaedra” di Seneca (con alcuni estratti dall’ "Ippolito" di Euripide e dalle "Lettere" di Seneca)
adattamento e regia Andrea De Rosa
con Laura Marinoni, Luca Lazzareschi, Anna Coppola, Fabrizio Falco, Tamara Balducci
scene e costumi Simone Mannino
luci Pasquale Mari
suono G.U.P. Alcaro
assistente alla regia Thea Dellavalle
collaborazione scientifica Alfredo Casamento
Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Teatro Stabile di Torino
PRIMA NAZIONALE

progetto "Un invito al Teatro - No limits": lo spettacolo di sabato 21 sarà audiodescritto per non vedenti e ipovedenti
Per informazioni e/o prenotazioni è possibile contattare il Centro Diego Fabbri di Forlì info@centrodiegofabbri.it tel. 0543 712819

dettagli del progetto

Date e Info: da giov. 19 a sab. 21 novembre (ore 21), dom. 22 novembre (ore 15.30)

Scheda:

Il tema fondamentale del personaggio e della tragedia di Fedra è l’amore. Ma bisogna intendere bene di che tipo di amore si tratta. La parola latina che Seneca adopera più spesso per descrivere lo stato d’animo di Fedra è furor, che significa pazzia ma anche, e in misura ugualmente importante, passione violenta, delirio amoroso, desiderio sfrenato. Una visione dell’amore che ci invita a cancellare le incrostazioni romantiche e sentimentali che su questo tema si sono depositate.

L’amore è qui inteso, letteralmente, come qualcosa da cui si viene posseduti, un virus che inizia a riprodursi nel corpo senza il nostro assenso. Ma la malattia è solo una parte del furor da cui Fedra è presa. L’altra è l’eccitazione, l’esaltazione, la promessa di felicità che le viene dal pensiero di poter godere del corpo del figlio e di poter condurre con lui una vita piena di forza giovanile e di passione selvaggia, fatta di caccia alle bestie feroci, di amore della natura, di corsa a perdifiato nei suoi adorati boschi.

Di fronte a questo personaggio e alla sua tragedia - in questo consiste ancora oggi la sua attualità - siamo costretti a indietreggiare, ad abbandonare le nostre superficiali certezze di uomini moderni per porci, ancora una volta, la domanda che Platone si fa nel Simposio: che cos’è l’amore, chi è Eros?

Fedra, adattamento dalla tragedia di Seneca, è diretta da un regista coraggioso, capace di visioni sorprendenti della tradizione, come Andrea De Rosa. Laura Marinoni, sensibile e vibrante, in scena accanto a Luca Lazzareschi, dà corpo alla protagonista.

emiliaromagnateatro.com


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