DI LUIGI PIRANDELLO
REGIA LEVAN TSULADZE
CON GIULIA CAILOTTO, GIUSTO CUCCHIARINI, ROBERTA DE STEFANO, GIOVANNI FRANZONI, MICHELE MARINIELLO, MASSIMO SCOLA
EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE | KOTE MARJANISHVILI STATE DRAMA THEATRE
Levan Tsuladze è una delle personalità più carismatiche del teatro georgiano, dal 2006 direttore artistico del centro di produzione internazionale di Tbilisi, il Kote Marjanishvili State Drama Theatre. Con Memorie di un pazzo di Gogol’, prodotto da ERT lo scorso autunno, è stato una vera e propria rivelazione della stagione 2015-2016. Ora una nuova prova in Italia attende il vulcanico regista, con cui ERT rinnova la collaborazione.
L’autore con cui Tsuladze stavolta si confronta è Luigi Pirandello, non il Pirandello drammaturgo bensì quello narratore di cui adatta per la scena La tartaruga, novella pubblicata nel 1936.
Parrà strano, ma anche in America c’è chi crede che le tartarughe portino fortuna. Da che sia nata una tale credenza, non si sa. È certo però che loro, le tartarughe, non mostrano d’averne il minimo sospetto.
Mister Myshkow ha un amico che ne è convintissimo. Giuoca in borsa e ogni mattina, prima d’andare a giocare, mette la sua tartaruga davanti a uno scalino: se la tartaruga accenna di voler salire, è sicuro che i titoli che lui vuol giocare, saliranno; se ritira la testa e le zampe, resteranno fermi; se si volta e fa per andarsene, lui giuoca senz’altro al ribasso. E non ha mai sbagliato.
Detto questo, entra in un negozio dove si vendono tartarughe; ne compra una e la mette in mano a Mister Myshkow: “Approfittatene”.
Questo l’incipit del racconto incentrato sulle vicende di Mister Myshkow, indotto a credere che il lento animale porti fortuna. Il vortice di disavventure in cui il protagonista si troverà immerso è la scintilla che accende il progetto registico di Tsuladze, che di certo non tradirà la sua cifra ironica e fantasiosa.
emiliaromagnateatro.com