progetto di Franco Pollini
Fabrizio Sirotti pianoforte e programming
Vincenzo Vasi theremin e chitarra
Marco Frattini batteria e percussioni
Luca Ravaioli vj
regia di Gabriele Marchesini
PRIMA ASSOLUTA
"La produzione di un’opera originale è divenuta una costante nelle stagioni musicali del Bonci degli ultimi anni. Il fine è quello di sperimentare le novità in campo musicale, lasciandosi condizionare da suggestioni culturali che emergono dalla contemporaneità.
Un ambito ricorrente è legato all’uso di strumentazioni tecnologicamente all’avanguardia, capaci di offrire al compositore nuove possibilità, nuove sonorità e nuovi temi di ricerca. Inoltre, il denominatore comune ai vari appuntamenti è la volontà di rappresentare la musica, uscendo dalla tradizionale contrapposizione tra musica “colta” (eseguita in forma di concerto, priva di elementi scenici, quasi non fosse realizzata sul palcoscenico) e la musica “popolare” (eseguita invece all’interno di modalità spettacolari di forte impatto visivo). Noi, ritenendo che questa contrapposizione vada superata, innanzitutto sul piano compositivo e per la formazione del pubblico, abbiamo voluto accompagnare la nuova sintesi curando la elaborazione spettacolare e teatrale di concerti classici o comunque di esecuzioni che hanno la loro origine nella storia e nella tradizione della musica occidentale moderna e contemporanea.
Fabrizio Sirotti, compositore forlivese, e Gabriele Marchesini, regista bolognese, sono i protagonisti di questo nuovo appuntamento. La formazione musicale è fortemente innovativa, perché comprende pianoforte, chitarra, batteria e percussioni, ma è originale soprattutto l’elaborazione dal vivo delle tracce musicali (opera dello stesso Sirotti), delle immagini, con il vj Luca Ravaioli, e della scrittura scenica di Gabriele Marchesini.
Il tema della composizione commissionata a Fabrizio Sirotti è apparentemente lontano dalla musica contemporanea. Ma non è così. Alan Turing non era un musicista, è vero, tuttavia il suo lavoro è stato fondamentale per la nascita della computer music, quindi, in definitiva, per il ruolo che il computer gioca nella composizione e nell’arrangiamento, per tutta la musica dei giorni nostri.
Alan Turing è il teorico (ma anche il costruttore di prototipi) di macchine innovative, di elaboratori dotati di una capacità di calcolo impensabile prima degli anni Quaranta del Novecento e di una nuova dote, la possibilità di essere programmati: i nostri computer. Ma è anche il teorico dell’”intelligenza artificiale”. A cui si è dedicato negli ultimi anni della sua esistenza, conclusasi tragicamente nel 1954 (dopo una vita breve - era nato nel 1912, un secolo fa il prossimo anno) a causa dell’ingestione di una mela avvelenata (suicidio?), usata forse poi dalla Apple per il proprio marchio.
Con questo bagaglio di teorie e di invenzioni, egli può essere tranquillamente considerato anche il padre della musica contemporanea."