(Società Editrice “Il Ponte Vecchio”, 2011)
di Roberto Mercadini
L’autore presenta il libro
recitando le poesie e raccontando la loro storia
Io mi definisco “poeta parlante”.
Ho sempre detto (e ho sempre pensato) che la poesia non è il testo scritto, così come la musica non è lo spartito.
Ho detto (e pensato) che la musica è quella cosa che i musicisti “fanno”, mentre lo spartito è solo una guida (parziale) al fare; e che un discorso analogo vale anche per la poesia.
Uno che dice (e pensa) queste cose, se poi pubblica un libro di poesie, deve delle spiegazioni a qualcuno.
Ha domande a cui rispondere.
“Perché pubblicare un libro di poesie?” Per esempio.
E perché, poi, dividerlo in due parti? Perché quel titolo?
Cosa c’entrano i madrigali in tutto ciò? E il surf con la poesia?
Perciò presento il mio libro e provo a rispondere ad alcune domande.
Alle domande che vengono in mente a me immaginando di vedermi da fuori, cioè di essere qualcun altro.
Le altre domande fatemele voi; che “qualcun altro”, bene o male, lo siete davvero.