A CORPO MORTO
Autore: di e con Vittorio FranceschiLocandina:
di e con Vittorio Franceschi
regia Marco Sciaccaluga
scene Matteo Soltanto
maschere e costumi Werner Strub
luci Sandro Sussi
musiche Andrea Nicolini
Teatro Stabile di Genova
Date e Info: domenica 28 novembre 2010
Scheda:
Prodotto dal Teatro Stabile di Genova, A corpo morto è l'ultimo lavoro di un ispirato Vittorio Franceschi, autore/attore già pluripremiato e Premio della Critica 2009, per l'occasione diretto da Marco Sciaccaluga.
Novità per l’Italia, dopo l'acclamata prima nazionale avvenuta al Teatro Duse di Genova nell'aprile 2009, inizia nella stagione 2010-2011 la sua vita in tournée.
L'artista svizzero Werner Strub, il più apprezzato “mascheraio” del teatro occidentale, collaboratore prediletto da Benno Besson, ha realizzato per l'attore delle sorprendenti maschere di lattice che gli permettono di cambiare identità, calandosi nei diversi personaggi del monologo:
nascono così cinque riflessioni sull’esistenza, cinque ultimi omaggi fatti a una persona cara da esseri umani in tutto appartenenti a una realtà quotidiana.
Un giovane si rivolge all'amica amata, morta in un incidente sulla motocicletta del suo rivale. La vedova di un sarto saluta il marito con cui ha vissuto tutta la vita. Uno scrittore rimprovera il figlio suicida. Una ragazza promette vendetta alla madre uccisa da suo padre. Il ricco divenuto clochard vorrebbe tributare i giusti onori a un compagno di strada. Le cinque tranches de vie, esperienze fra loro dissimili, finiscono per fondersi in un'unica
riflessione: in scena si parla con leggerezza e con affettuosa partecipazione del dolore universale di fronte alla morte, testimoniando la fatica di chi resta ma anche la gioia della vita. Franceschi traccia con grazia ritratti malinconici e spiritosi, riempiendo gli inquietanti volti
delle maschere di sentimenti concreti come l'amore e il dolore. E, attraverso il filtro della morte, getta uno sguardo feroce sulla vita e sul nostro tempo.
Come nella vita, si piange e si ride, in compagnia di una sorta di "collezionista" di esperienze umane, che compie un estremo esorcismo dell’ultimo mistero dell’umanità.
