a cura e con testi di Mauro Casadei Turroni Monti
con
Gabriella Morigi soprano, Maurizio Leoni baritono
Pia Zanca pianoforte e supervisione musicale
Gabriele Marchesini voce narrante
Franco Severi responsabile strumenti meccanici
in collaborazione con AMMI, Associazione Italiana Musica Meccanica
PRIMA NAZIONALE
“Il concerto, in gran parte composto d’arie operistiche verdiane famose, prevede una comparazione tra voci liriche vere e proprie accompagnate al pianoforte e realizzazioni musicali meccaniche (organetto, violano, reproducing piano, grammofono teatrale).
Si potrà così entrare in una STANZA VERDIANA inesplorata a teatro, quella del confronto tra un vero canto e le sue traduzioni-parafrasi per strumenti automatici.
Il pubblico sarà guidato lungo il recital dalla lettura di testi sia d’invenzione che tratti da passi, anche sagaci e divertenti, di scrittori italiani tra Otto e Novecento.
Questo il quadro storico-estetico di riferimento: la fortuna di Verdi e la sua diffusione presso il pubblico colto e comune, portava da una parte celebri pianisti-compositori come Liszt a creare musiche con cui più o meno liberamente si rielaboravano parti di opere verdiane, dall’altra permetteva ai musicisti di strada di arricchire le loro proposte all’insegna di Verdi. Un doppio livello della recezione verdiana e della sua fortuna massmediatica tra Otto e Novecento, di cui approfittò anche l’industria di strumenti musicali meccanici.
Il nostro concerto permetterà di far rivivere l’amalgama di queste contaminazioni verdiane, passando dal teatro al salotto aristocratico-borghese, alle contrade e alle piazze, dove la manovella dell’organetto ‘cantava’ Verdi tra il trambusto ed il chiasso dei passanti.”
Mauro Casadei Turroni Monti