EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
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Stagione 2015/2016

LA PRIMA, LA MIGLIORE

Locandina:

testo e regia Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari
con Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari e Davide Berardi
Emilia Romagna Teatro Fondazione

progetto "Un invito al Teatro - No limits": lo spettacolo di sabato 28 sarà audiodescritto per non vedenti e ipovedenti
Per informazioni e/o prenotazioni è possibile contattare il Centro Diego Fabbri di Forlì info@centrodiegofabbri.it tel. 0543 712819

dettagli del progetto




Date e Info: Palcoscenico del Teatro, venerd́ 27 e sabato 28 novembre (ore 21)

Scheda:

Con il pensiero rivolto a un tempo in stato di crisi, quello attuale, in cui dominano il senso di precarietà e l’assenza di prospettive individuali e collettive, Berardi e Casolari dedicano uno spettacolo a un evento storico accaduto esattamente cento anni fa: la Grande Guerra.
La drammaturgia originale, liberamente ispirata al romanzo confessione Niente di nuovo sul fronte occidentale di Eric Maria Remarque, racconta la follia, il potere, le barbarie, il sacrificio e l’orgoglio di quei giorni bui, per capire l’uomo contemporaneo e la nostra società. La sostiene, in scena, la travolgente energia di Gianfranco Casolari. 

La prima, la migliore è la prima Guerra mondiale. Quella che, nata da un attentato di natura nazionalista e indipendentista ai danni di un impero centrale, coinvolse in una catastrofe per oltre cinque anni il mondo intero. La guerra in cui l’Italia entrò un anno dopo, 1915, per ripicca o per timore o forse ancora per convenienza tradendo i propri alleati, Germania e impero austro-ungarico e combattendo al fianco di Inghilterra e Francia, riportando circa 1 milione di caduti sul campo. Un’intera generazione sacrificata, immolata in onore di un’ideologia propagandata a furor di popolo. 

Tre soldati in trincea: un capitano, un caporale ed un soldato semplice, rimasti da soli a fare la guerra contro il resto del mondo. Nonostante la condizione miserabile in cui sono ridotti, le dinamiche fra i tre uomini non sembrano cambiare, finché uno solo resterà in vita. Parallela a questa storia, la quarta figura, femminile, interpreta i vari  ruoli che la donna ha avuto durante la guerra.

emiliaromagnateatro.com


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