testo e regia Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari
con Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari e Davide Berardi
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Con il pensiero rivolto a un tempo in stato di crisi, quello attuale, in cui dominano il senso di precarietà e l’assenza di prospettive individuali e collettive, Berardi e Casolari dedicano uno spettacolo a un evento storico accaduto esattamente cento anni fa:
La prima, la migliore è la prima Guerra mondiale. Quella che, nata da un attentato di natura nazionalista e indipendentista ai danni di un impero centrale, coinvolse in una catastrofe per oltre cinque anni il mondo intero. La guerra in cui l’Italia entrò un anno dopo, 1915, per ripicca o per timore o forse ancora per convenienza tradendo i propri alleati, Germania e impero austro-ungarico e combattendo al fianco di Inghilterra e Francia, riportando circa 1 milione di caduti sul campo. Un’intera generazione sacrificata, immolata in onore di un’ideologia propagandata a furor di popolo.
Tre soldati in trincea: un capitano, un caporale ed un soldato semplice, rimasti da soli a fare la guerra contro il resto del mondo. Nonostante la condizione miserabile in cui sono ridotti, le dinamiche fra i tre uomini non sembrano cambiare, finché uno solo resterà in vita. Parallela a questa storia, la quarta figura, femminile, interpreta i vari ruoli che la donna ha avuto durante la guerra.
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