UNA COMMEDIA DELL’ANIMA TEDESCA
DI THOMAS BERNHARD
PROGETTO, SCENE E REGIA ELENA BUCCI E MARCO SGROSSO
CON ELENA BUCCI, MARCO SGROSSO,
LUCI LOREDANA ODDONE
SUONO RAFFAELE BASSETTI
COSTUMI URSULA PATZAK
ASSISTENTE ALL’ALLESTIMENTO NICOLETTA FABBRI
EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
IN COLLABORAZIONE CON LE BELLE BANDIERE
Thomas Bernhard, mirabile interprete del malessere austriaco, scrive nel 1979 questo testo definito da Benjamin Heinrichs “il più complicato, il più sinistro, il suo migliore”.
Elena Bucci e Marco Sgrosso, artisti sensibili, di indiscusso rilievo sulla scena attuale, cresciuti a Bologna sotto la guida di Leo De Berardinis, scelgono la commedia per una nuova produzione condivisa da ERT e Teatro della Toscana.
Una famiglia di tre fratelli, che paiono esistere soltanto in un morboso incatenarsi l’uno all’altro, ricompone, attraverso la ripetizione di racconti e rituali, il proprio ritratto immobile al di là dei mutamenti del tempo: tra le claustrofobiche pareti domestiche, nel giorno del compleanno del criminale nazista Heinrich Himmler, il giudice Rudolf Holler, ex ufficiale delle SS prossimo alla pensione, celebra la curiosa ricorrenza con un festino segreto, una cena d’anniversario allestita con cura meticolosa per lui da sua sorella Vera, amante e musa devota, con la partecipazione ostile ma complice dell’altra sorella inferma Clara, vittima e al tempo stesso carnefice dei suoi due congiunti.
Tra ambigue memorie d’infanzia e di guerra, recriminazioni incrociate, grottesche mascherate e brindisi spettrali, si consuma un rito fuori tempo che precipita verso un finale sospeso tra il dramma e la tragica ironia.
Capace di leggere in profondità le persone e la storia e di farne deflagrare le contraddizioni, Bernhard disegna i suoi personaggi immersi nella loro miserabile devozione ad una delle ideologie più folli e criminali che abbiamo conosciuto e riesce, ancora una volta, a farci innamorare dell’umano rivelandone l’orrore: magia nella quale è maestro.
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