TUTTO SU MIA MADRE
Locandina:
testo teatrale di Samuel Adamson* basato sul film di Pedro Almodóvar
traduzione Giovanni Lombardo Radice
con Elisabetta Pozzi, Alvia Reale, Eva Robin’s, Paola Di Meglio, Alberto Fasoli, Silvia Giulia Mendola, Giovanna Mangiù, Alberto Onofrietti
scene Antonio Panzuto
costumi Gianluca Falaschi
luci Alessandro Verazzi
suono Daniele D’Angelo
regia Leo Muscato
*prodotto per la prima volta al The Old Vic Theatre di Londra da Daniel Sparrow, Neal Street Productions, The Old Vic Theatre Company, Dede Harris & DRB Productions
Date e Info: da venerd́ 16 a sabato 17 marzo 2012 ore 21, domenica 18 marzo 2012 ore 15,30 e ore 21
Compagnia: Fondazione Teatro Due, Teatro Stabile del Veneto
Scheda:
TUTTO SU MIA MADRE è il capolavoro cinematografico scritto e diretto da Pedro Almodóvar nel 1999, al vertice della sua maturità artistica. Premio per la regia a Cannes e Oscar come miglior film straniero, l'opera è una dedica “a tutte le attrici che hanno interpretato delle attrici, a tutte le donne che recitano e a tutte le persone che vogliono essere madre”. Il giovane regista Leo Muscato, insieme a un cast di fuoriclasse capitanato da Elisabetta Pozzi con Alvia Reale e Eva Robin’s, accetta la sfida di dare corpo sulla scena alle straordinarie figure nate dal genio spagnolo. Il testo, adattato dalla sceneggiatura originale di Almodóvar, è firmato da Samuel Adamson.
Come annota Leo Muscato, TUTTO SU MIA MADRE "è il trionfo dei grandi sentimenti, basterebbe spingere appena il pedale del pathos per scivolare nel melodrammatico, ma a fare da paracadute c’è il gioco." Con leggerezza e ironia "si parla di maternità, paternità, omosessualità, uomini che diventano donne, padri che diventano madri. Si parla fortemente di teatro, cinema e scrittura; di malattia, di droga, aids, di trapianti, donazione di organi, d’amore e di morte".
Manuela è rimasta accanto all’uomo che ama anche dopo il suo cambio di genere sessuale ma nel momento in cui si è resa conto di essere incinta ha deciso di sparire senza lasciare traccia di sé e di crescere suo figlio Esteban da sola, senza dirgli nulla del padre. Quando il figlio la mette con le spalle al muro e esige da lei delle risposte, Manuela gli fa la promessa di raccontargli tutto. Ma Esteban muore il giorno del suo 17esimo compleanno, travolto da un auto mentre insegue la protagonista di uno spettacolo appena visto a teatro. Manuela scappa di nuovo: un profondo senso di colpa la porta a intraprendere un viaggio a ritroso, alla ricerca di quel padre a cui poter finalmente raccontare tutto di suo figlio. Durante il viaggio incontra altre donne, ognuna col suo dolore, ma tutte con una visione ironica della propria esistenza: una su tutte, Agrado, spirito franco, travolgente amica trans...
"Lo humor e il dolore dell’originale trovano qui una prosecuzione naturale e il gruppo delle attrici principali è splendido." Miguel Mora, El pais
"Anche chi non ama il melò, si è emozionato davanti alla riscrittura di Tutto su mia madre di Samuel Adamson dal film di Almodóvar" Rodolfo Di Giammarco, La Repubblica
"un commovente, divertente e coinvolgente sistema di scatole cinesi di segni e significati: sulla dialettica maschile-femminile, sulle dinamiche del sesso e del sentire, sull’essere e sull’apparire." " Elisabetta Pozzi è bravissima nel dare una verità mai ovvia, carnale e intensa a Mnuela. Brava anche Alvia Reale, la diva disperata e sola. Eva Robin’s è una Agrado splendidamente amante della vita in uno spettacolo che della vita ha il sapore aspro, dolce e eccessivo." Magda Poli, Corriere della sera
"C'è anima, nello spettacolo diretto da Leo Muscato. Un'anima forte nutrita di cuore." Rita Sala, Il Messaggero
