EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
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Stagione 2009/2010

LA BADANTE

Locandina:

testo e regia di Cesare Lievi
scene Josef Frommwieser
costumi Marina Luxardo
luci Gigi Saccomandi
con Ludovica Modugno
e con Emanuele Carucci Viterbi, Leonardo De Colle, Paola Di Meglio, Giuseppina Turra


Date e Info: Martedì 30 marzo 2010 (1° turno) Mercoledì 31 marzo 2010 (2° turno), ore 21
Compagnia: CTB Teatro Stabile di Brescia

Scheda:

La Badante, testo di Cesare Lievi vincitore del Premio Ubu, è la terza parte di una trilogia che riflette sul fenomeno dell’immigrazione nella società italiana contemporanea: cosa provoca l’ingresso degli stranieri nei meccanismi del nostro quotidiano? Quale tensione si innesca fra la moderna società del benessere, piena di contraddizioni, e le speranze degli immigrati?
Per questa intensa prova d’attrice l’interprete principale, Ludovica Modugno, ha vinto il premio della critica teatrale 2008. Lo spettacolo è una produzione CTB Teatro Stabile di Brescia.

La storia ha lo sviluppo di un giallo.
Una famiglia borghese: i due figli si preoccupano per la salute dell’anziana madre ma entrambi hanno poco tempo da dedicarle e così assumono una badante dell’Europa dell’Est. Ma l’anziana signora non l’accetta, l’accusa di essere una ladra.
Amareggiata dai figli e dalla presenza della straniera, la signora muore. Ma quando viene letto il testamento il lutto dei figli si tramuta in rabbia perché l’eredità della madre è scomparsa nel nulla. Come e perché è avvenuto questo?
Con un magistrale coup de théâtre il mistero si risolve nel terzo atto, che interrompendo la linearità cronologica fa un salto all’indietro, svelando una verità inattesa e sorprendente.
La badante di Cesare Lievi mette in scena la disperazione di una società povera d’affetti e senza prospettive: qui gli stranieri diventano la cartina di tornasole di una decadenza in atto, sono la forza vitale che si contrappone alla sterilità e all’individualismo esasperato del ricco Occidente.

“Bisogna sforzarci di reinventare un linguaggio adatto ai tempi. Oggi credo che la realtà italiana sia interessantissima per un drammaturgo. Fotografia di una stanza, Il mio amico Baggio e La badante sono il frutto dell’osservazione di questa realtà. Nella mia attività di drammaturgo cerco di trovare, e non so se ci sto riuscendo, una lingua che sia all’altezza dei tempi, che sia in grado di descrivere i contrasti, le contraddizioni, i drammi della nostra realtà. Questo è il ruolo del teatro, in questo faticoso processo di analisi, racconto e interpretazione della nostra realtà, del nostro essere si compie il teatro, inteso come luogo etico e non solo estetico.”

Cesare Lievi


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